venerdì 23 gennaio 2009

Habemus data...

eh sì!!! pare che finalmente ci siamo..o meglio..ci saremo :P salvo altre catastrofi naturali o contrattempi (tipo il correlatore che non mi fa la firma -_-'')..ma se tutto va bene mi laureo! eh si!!! lo sò che pare impossibile da credersi ..ma mi laureo (e finalmente) pure io a quanto pare ahahahahahah XD la data è incerta..oscilla tra un momento non ben precisato del 25 marzo a un altrettanto momento non ben precisato del 26 marzo :P (info + precise me le daranno quanto prima...ovvero conoscendo l'organizzazione e sapendo che saremo in una marea di persone xè è l'appello + affollato di tutto l'anno direi che probabilmente me lo diranno un paio di settimane prima se proprio mi va bene XD )
x ulteriori news restate sintonizzati su questo blog :P (o sul facebook...si lo sò -_-''...sono nel tunnel anch'io ora..ma in maniera mooolto modesta ^-^ ...x ora XD ....eheheheheh dai marco vienici pure tu!!fatti contagiare! ;PPP )

giovedì 15 gennaio 2009

Christmas Tale #1

25-12-2008

Ci siamo, si parte. Un natale pazzo ci aspetta: due mesi fa un idea folle che piano piano ha preso forma tra telefonate ed email e adesso l'idea è qui in forma di sveglia che suona.
Si parte di casa la notte di natale, il primo bip-bip arriva alle tre del mattino; caffè, chiudi casa, sali in auto e via nella nebbia verso la piana varesina all'areoporto.
Passeremo il giorno di natale in volo ed in mille luoghi differenti, a pensarci è molto strano e divertente pensare di svegliarsi a natale a casa e finire la giornata dall'altra parte del mondo anche se siamo stati avvertiti da nostro nipote che passando il natale in viaggio, babbo natale non ci potrà portare i regali! Speriamo non si offenda...
Verso le 5 siamo in areoporto, sbrighiamo le pratiche (e la coda inaspettata visto l'orario) e tiriamo un po' sul peso delle valige perchè ce le accettino come bagaglio a mano; viaggiamo leggeri perchè stiamo via solo pochi giorni e non voglio rischiare di perdere i bagagli. Ore 7 pronti, partenza, via!
Come Fly with me
Weather-wise, it's such a lovely day
Just say the words and we'll beat the birds Back to Acapulco Bay It is perfect for a flying honeymoon, they say Come fly with me, let's fly, let's fly away Once I get you up there Where the air is rarefied We'll just glide Starry-eyed Once I get you up there I'll be holding you so near You may hear Angels cheer, 'cause we're together

Il primo dei due voli è solo un breve spostamento a Zurigo: apprezziamo i cioccolatini Lindtt offerti a bordo e ci divertiamo sul trenino dell'areporto che trasmette immagini dei monti svizzeri con sottofondo musicale di mucche e natura, manca solo heidi.
Partiamo per la trasvolata vera, ci aspettano 8 ore di viaggio in cui mi ripropongo di studiare meglio le cose che voglio vedere, le sorprese che devo preparare, ripassare i dialoghi salvati sull'ipod per rinfrescare il mio inglese: come non detto, le ore passano mangiando, sonnecchiando, giocando con l'ipod e guardando un film.

Atterriamo! Che emozione... non è la prima volta che siamo qui ma è sempre come la prima volta: una enorme giostra ci attende ed io ci voglio fare un bel giro.
Siamo qui, certo per festeggiare un natale diverso ed io sono felice di saltare per una volta il solito giro parentale (perchè io sono un po' Scroodge specialmente sotto le feste), e soprattutto perchè ho deciso di entusiasmare la mia compagna con una sortita stravagante, scontata forse ma davvero esagerata, con alcune sorpresine tutte per lei (più o meno ne ho programmata una ogni giorno, non molto nascoste ma speriamo facciano effetto), ma non posso certo dire che non sia un enorme piacere anche per me che fin da bambino sognavo di atterrare qui: la prima volta che ho messo piede in questo posto incredibile ho assaporato poco l'effetto che fa trovarsi in un luogo descritto in mille film dove si trova di tutto, il vero "meltin' pot" del mondo, sarà stata la fretta di fare il turista o il fatto che era solo una delle tante tappe di un viaggio negli States che ha toccato decine di mete una più incredibile dell'altra (ma questa è un'altra storia), sta di fatto che questa città, ormai è chiaro di quale si tratta, che sul momento non ho goduto a dovere mi è comunque rimasta nel cuore e mi è mancata una volta tornato a casa, quindi ora ci ritorno e voglio godermela di più.
Sbrighiamo la trafila dell'immigrazione, scambio di battute con l'addetto sul fatto che siamo una famiglia fasulla perchè non sposati e poi via a cercare la via per il trenino su binari sospesi che collega i terminals alle linee della metropolitana. Perdo molto tempo a capire che non si fa il biglietto per salire ma si paga alla fine del viaggio quando si scende per prendere la "Subway" e dopo un po' di tempo lo perdiamo scendendo dalla metro perchè la mia bella patisce un po' le ore di aereo; il viaggio in metropolitana alla fine dura almeno un'ora, usciamo a rivedere la luce del pomeriggio a pochi passi dal nostro albergo e decidiamo subito come passare i primi minuti nella grande mela. Subito due hot dog da un ambulante...aaahhh che meraviglia! Mangiamo in mezzo alla folla nell'enorme rotonda di Columbus Circle e mi sento a casa: milioni di anime, troppi turisti e qualche indigeno, le ombre degli alberi di Central Park, della statua di Cristoforo appollaiato sulla sua colonna, dei grattacieli che ci abbracciano...
Basta con i sentimentalismi, trasciniamo i trolleys per qualche isolato e vediamo di sistemarci in hotel, cosa peraltro non tanto immediata: arrivati alla reception scopro con stupore che non ci accettano la carta di credito (postepay), cosa mai successa prima a New York e in nessun altro paese dell'America. Stupito e anche un po' inc****ato esco alla ricerca di un Atm, Automatic teller machine - la versione u.s. del bancomat, ma le banche ormai sono chiuse e le macchine all'interno dei negozi (ci sono Atm praticamente ovunque anche nei negozi di fiori) hanno un limite per noi stranieri di 100 dollars per day, quindi non mi rimane che tornare in hotel e convincerli che la mia carta di credito mi da credito: troviamo l'accordo! loro si fidano di me quel tanto che basta da verificare che la carta sia ok e nel frattempo gli lascio una cauzione cash che mi restituiranno insieme al passaporto quando lascerò l'albergo. Per ripagarci del patema ci danno un "upgrade" di camera: adesso che la vedo mi domando come sarebbe stata la camera non upgradata! Piccola nota: gli alberghi di new york sono tutti puliti ma le stanze che non si trovano in grandi alberghi costosi, di solito sono in formato mignon. Per intenderci in questa non c'è un armadio perchè non ci sta ed in bagno per farci stare una doccia grande (anche troppo) hanno messo un lavandino delle dimensioni di un francobollo; ma non importa, quello che conta è la posizione strategica con tutto a portata di mano.

Beh siamo qui, sono le quattro locali, che si fa per oggi? E qui mi gioco il mio primo asso e faccio "beh, andiamo all'"Empire" e vediamo se non c'è troppa coda".
Ora per chi non lo sapesse, salire sull'Empire State Building in un giorno qualsiasi di un periodo qualsiasi ad un'ora qualsiasi significa farsi almeno 1 ora di coda per arrivare alla biglietteria, farsi altre 2 ore di coda per raggiungere poi la security line (perquisizione e metal detector come ormai ovunque in Usa), quindi farsi un'altra se non due ore di coda per arivare al primo degli ascensori che vi portano all'80° piano del grattacielo, poi c'è da prendere un secondo ascensore per arrivare alla terrazza sull'86° piano: la prima volta qui abbiamo visto la prima coda che faceva il giro di tutto l'isolato prima di arrivare al primo portone e abbiamo rinunciato.
Ma stavolta ho fatto i compiti ed ho letto su internet prima e telefonato poi per farmi spiegare che esiste un biglietto che si acquista comodamente e costa circa il doppio del normale pass ma da l'impagabile diritto ad entrare per primo! Capisci? Tu mostri il tuo pass ad ogni singolo inizio di una coda e vieni magicamente messo davanti a tutti: è da provare, ve lo garantisco.
Ormai nel tragitto per arrivare sotto l'Empire la mia signora ha già capito tutto quindi le carte sono scoperte. Arriviamo sul posto e chiedo subito come funziona il gioco ed un uscere mi dice di entrare da una porta laterale che mi porta davanti alla prima coda dove un secondo uscere mi fa passare avanti sulla scala mobile che sale al primo piano e qui chiedo al terzo uscere che vedo che addirittura ci prende per mano e ci accompagna in mezzo alla folla fino ad un corridoio delimitato dai cordoni e ci dice "andate di qui": è imbarazzante e al tempo stesso esaltante andare a passo spedito in linea retta a fianco al serpentone di gente in coda ad attendere. Arriviamo davanti agli omoni della sicurezza che hanno già capito tutto e ci fanno passare velcemente sotto ai controlli e ci indicano la via "privata per arrivare da dietro" alla coda per gli ascensori e li mostrando il nostro pass all'inserviente veniamo fatti accomodare in ascensore al posto di quelli che sono lì da ore e ci guardano stupiti, che vergogna...
Stesso discorso più in alto e adesso siamo arrivati, usciamo sulla terrazza in mezzo alla marea di persone che si guardano intorno e capiamo che la via dei privilegiati paganti per arrivare in "cima alla collina" proprio mentre arriva il tramonto e la città inizia ad accendersi ai nostri piedi non ha prezzo, come recita la reclame.
Siamo in cima al mondo!
Theme From New York, New York
I wanna wake up in a city that doesn't sleep And find I'm king of the hill - top of the heap These LITTLE town blues, are melting away I'll make a brand new start of it - in old New York If i can make it there, I'll make it anywhere It's up to you - New York, New York

Non ci sono davvero parole, ti senti il re che guarda il proprio regno che impercettibilmente accende milioni di luci come a dirti che il buio qui non esisterà mai!


Qui può succedere tutto e noi siamo estasiati.
A malincuore dopo un tempo infinito scendiamo di nuovo 90 piani più in basso per concludere la giornata con quattro passi, un altro hot dog (io) ed una bevanda calda dopo i bagordi culinari in aereo, pronti per riposarci per l'indomani.

sabato 10 gennaio 2009

Chi ben comincia

Come inizio di anno non c'è davvero male! Dopo i primi giorni passati ancora a poltrire sotto le coperte ecco che arriva la befana che "tutte le feste si porta via" peccato che lascia il ricordino di una nevicata record: ora è abitudine dire "record" o "esagerata", di certo non inaspettata e poi non siamo mica al mare! Maledetti uomine del comune ma non avete visto le previsioni? non avete comprato nemmeno un chilo di sale! ma come siete messi?


Bella la neve ma in montagna, qui è solo bella mentre cade, dopo è una rogna, un pantano, una schifezza.


Ed io spalando la rampa del box mi sono anche fatto male alla schiena e adesso son tre giorni che bestemmio come un turco contro me stesso ed il mio corpo che non collabora: addio corsa (di nuovo) e feeling da novantenne.
GRRRRRRR!!!