mercoledì 30 luglio 2008

26-07-2008, Milano

Non pensavo che oggi arrivasse il temporale
Non pensavo di non aver mai capito la frequenza
Non pensavo che dopo tutto quel trambusto non scendesse nemmeno una goccia
Non pensavo di essermi rotto di essere preso per il c**o



Non pensavo che l'arena fosse tanto grande e tanto piena
Non pensavo che vivere bene fosse la migliore vendetta
Non pensavo che avrei assistito per la prima volta ad un concerto nel prato così vicino al palco
Non pensavo che mi fossi perso nella mia testa
Non pensavo che ci fosse gente venuta per vedere i supporters
Non pensavo di svuotare la camera in 30 secondi



Non pensavo che ci facessero entrare addirittura nell'area vip, a due metri scarsi dai piedi della band
Non pensavo di poter volare sul Mulholland Drive
Non pensavo che un gruppo straniero mi piacesse così tanto
Non pensavo di scegliere le mie confessioni



Non pensavo che foste così rock
Non pensavo di diventare un dj alla fine del mondo
Non pensavo che di canzoni davvero belle ne aveste scritte così tante
Non pensavo di poter credere che avessero messo l'uomo sulla luna
Non pensavo di avere così tanta sete
Non pensavo che lasciare NewYork fosse difficile
Non pensavo che potessero far pagare una birra così tanto
Non pensavo di spingere un elefante su per le scale
Non pensavo di sentire tutte queste emozioni
Non pensavo di avere una storia come chiunque


Grazie Mike, grazie Peter, grazie Michael, speriamo di rivederci ancora e intanto prendo appunti.
Ah, ma i dinosauri di chi sono?

lunedì 28 luglio 2008

Foto originale


Visto che non l'avete riconosciuta vi posto l'originale, che ha fatto il giro del mondo, ma ormai il Vietnam sta scomparendo dalla memoria collettiva e voi siete tutti troppo giovani....

domenica 27 luglio 2008

La Maratona di Marco


Quando Marco era piccolo partecipò alla Maratona di NEW YORK e questa é la foto del suo arrivo vittorioso, davanti alla piccola Nephiel.
Linus era così indietro che non si vede nemmeno...

mercoledì 16 luglio 2008

Consigli per la lettura

Premessa: Avevo già scritto questo post giorni fa ma inavvertitamente ho cancellato tutto poco prima della fine. Iniziava così: “Eccomi qui a recensire non uno, bensì due libri….”, annullare tutto è stato un bene, leggerete qui di seguito il perché (nel frattempo sto scrivendo in Word e solo alla fine incollerò tutto sul blog, giusto per evitare altri incidenti).


…Eccomi qui a recensire non uno, non due, bensì tre libri. Il primo l’ho letto in quasi tre mesi, il secondo in circa tre settimane e il terzo in mezza giornata – la qualità è ottima in tutti i casi.

Il primo libro che mi trovo a recensire, quello che ha preso notevolmente più tempo rispetto agli altri è “Storia della filosofia occidentale” di Bertrand Russell”.

Premetto che prima d’ora reputavo la filosofia una disciplina di una noia mortale, retaggio dell’esperienza disastrosa che ho vissuto al liceo, dove cercavo in tutti i modi di studiarla il meno possibile.

Leggere questo libro non è stata una mia iniziativa, l’ho fatto perché una persona a me cara me lo ha consigliato vivamente; certo, il primo contatto non è dei migliori, dato che consta di oltre 800 pagine – il mio giudizio sintetico (a posteriori, per parafrase Kant, con il quale oramai sia come **zzo e cu**) è che è un libro che bisogna assolutamente leggere.

In realtà non si tratta di un testo di filosofia in senso stretto, bensì di storia della filosofia; Russell inizia la sua narrazione dai primi filosofi greci per finire con Dewey, James e i filosofi dell’analisi logica (non sapevo neanche esistessero). Solitamente dedica un capitolo di 10-15 pagine ad ogni filosofo, con qualche eccezione. In realtà la sua trattazione non è esaustiva, solitamente infatti si concentra su alcuni aspetti del filosofo tralasciandone altri. Quello che mi ha conquistato, oltre allo stile di scrittura semplice e mai noioso, è il fatto che ogni tanto inframezza dei capitoli che non trattano di filosofi ma di correnti di pensiero più vaste e generali, oppure altri nei quali mette in relazioni accadimenti storici, sociali ed economici con lo sviluppo del pensiero e della cultura. Queste sono le parti che ho amato maggiormente, in particolare la sua trattazione dell’influenza del giudaismo sul cristianesimo e sulla successiva filosofia scolastica è una delle cose più belle e intellettualmente stimolanti che abbia mai letto.

Come dicevo, lo stile di Russell non è pedante né accademico, è semplice, scorrevole e a tratti persino umoristico. In conclusione lo consiglio a chi voglia capire da dove vengono le nostre idee e le concezioni della vita che crediamo nostre e che invece hanno una precisa origine filosofica. Ritengo altresì che un libro del genere andrebbe proposto nei licei da affiancare ai classici e noiosi libri di testo di filosofia, anche se la presenza di un professore noioso e inetto riuscirebbe sicuramente anche a far odiare il libro di Russell a degli studenti mediamente motivati.


Il secondo libro di cui vi parlo si intitola “La signora va nel Bronx” ed è stato scritto da Marianella Sclavi, una sociologa che insegna al Politecnico di Milano.

Il libro mi è capitato per caso tra le mani, lo ha letto infatti un’amica della mia ragazza come complemento ad un corso universitario e, nell’atto di riconsegnarlo in biblioteca, ha attratto la mia attenzione e ho deciso di leggerlo.

Si tratta di un testo di sociologia, scritto però in forma narrativa, con l’autrice che parla di sé e della sue avventure in terza persona. L’autrice narra di un’indagine che ha compiuto nel 1991-92 nel quartiere Bronx di New York per studiare come la gente si organizza dal basso in comitati per risanare sia architettonicamente che socialmente il degrado del quartiere.

Il libro si legge velocemente e con piacere, la parte che mi ha interessato di più è quella finale, dove descrive dei modelli pedagogici ed educativi adottati un alcune scuole “di frontiera”, per intenderci quelle dove per entrare bisogna passare sotto un metal detector e all’interno ci sono vigilantes che fanno le ronde.

In conclusione, a parte il piacere intrinseco che può derivarne chiunque, lo consiglio particolarmente a tutti coloro che sono impegnati nel sociale, che si occupano di architettura o interventi di comunità, e in special modo agli educatori e agli insegnanti.


Infine, eccomi a parlare del terzo libro, “Il più grande uomo scimmia del Pleistocene” di Roy Lewis.

Questo è un semplice libro di narrativa, uno dei più divertenti che abbia mai letto. Si tratta della storia di un’orda (eh si, come la nostra) preistorica di uomini-scimmia o, per dirla con le loro parole, di subumani. Quest’orda (all’incirca 6 maschi e altrettante femmine) si trova ad affrontare il momento evolutivo in cui, scesi dagli alberi, si stabiliscono a terra e iniziano a cacciare.

In realtà all’inizio non cacciano, ma seguono gli altri animali cacciatori e si nutrono di quello che loro lasciano. Successivamente iniziano a cacciare, prima con i sassi, poi con le clave e infine con le lance. Uno dei momenti topici è quando scoprono il fuoco su un vulcano e lo trasportano fino alla loro grotta – ogni volta che si spegneva bisognava tornare sul vulcano per prenderlo. Altri parti divertenti sono quando scoprono l’esogamia (ossia accoppiarsi al di fuori del loro nucleo familiare) e si trovano nella necessità di doversi trovare delle fidanzate, quando scoprono come fare il fuoco con la pietra focaia, e infine quando inventano l’arco.

Il libro è divertente e si legge in un soffio, a patto che abbiate tre-quattro ore per farlo.

Ho finito, spero di non avervi tediato troppo, e buona lettura!


giovedì 10 luglio 2008

Foto!

Ecco le foto promesse!


Foto 1: l'ingresso della grotta - bisognava passare di traverso....


Foto 2: un'immagine del pozzo da 8 metri dal quale ci siamo calati imbragati...

martedì 8 luglio 2008

blues e ricordi

Io mi accosto sempre con molta diffidenza ai libri scritti da chi fa lo scrittore solo per un attimo, cioè quelle persone famose per altri motivi che ad un tratto scelgono (o vengono invitati) di scrivere un libro.
Per due motivi: uno, che mi fa rabbia ed invidia pensare che "loro" possono pubblicare con tanta facilità solo perchè sono vip-famosi-conoscenti-ricchi.... due, che la quasi totalità dei risultati è meno di mediocre proprio perchè non è il "loro" mestiere - di solito questi romanzetti capitano in mano a tutti perchè sono i classici regali di natale quindi sapete cosa intendo, l'ultimo che ricordo è il "romanzo" del dj Linus che è una roba piuttosto discutibile (a parer mio ovvio, nessuno si senta offeso) di 80 pagine scritte in carattere 36 (quindi in realtà un temino di 20 paginette)... lasciamo perdere.
Invece qui abbiamo un eccezione, certo per lui è più facile scrivere perchè gioca con le parole da sempre componendo canzoni con una ricerca di parole estasiante.
L'autore è tale F.Guccini di Modena: ho cercato in biblioteca un suo libro di cui avevo sentito parlare ed ho scoperto che ne ha scritti molti. Ne ho preso uno, "Cittanova blues", che racconta le vicende de i ricordi personali di geventù in un turbinio dialettale modenes-bolognese che è tutto un solletico del palato, all'inizio complicato per chi non mastica l'emiliano ma via via rassicurante e ondeggiante compagno nelle orecchie. C'è molto di lui e delle sue canzoni e di alcune si comprende da dove nascono: un solo peccato, aver messo in fondo un vocabolario dei termini dialettali usati: sarebbe stato meglio prima perchè così viene voglia di ricominciare per capire meglio certi passaggi ma alla fine per chi è "straniero" diventa inagevole.

ma non ho capito il titolo

Sono indietro con le mini-recensioni: se ne parlava qualche tempo fa e l'ho finito da poco!
Mi sono finalmente accostato a Ken Follet proprio con il libro di maggior successo, forse anche quello più corposo - più di mille pagine scritte fitte - sebbene scorrevolissimo.
Molti mi avevano parlato di quanto fosse bello "I pilastri della terra" ed io come mio solito ho sempre rimandato anche perchè il caso volle che chi me ne parlasse fosse parte della categoria dei lettori occasionali quindi l'ho sempre considerato sotto sotto un romanzetto.
Mi sono in parte ricreduto: il racconto è solido e corposo ed "acchiappa" decisamente! Storia ambientata nel medioevo inglese che fa da sfondo alle vicende sentimentali e politiche della vicenda.
Il Follett privilegia la storia principale a leggero scapito del contesto; la vita sociale ed economica del tempo viene solo accennata e viene in parte mostrato quanto delle tecniche economiche, sociali e politiche moderne siano nate proprio in quello che viene erroneamente chiamato periodo buio (altri libri ne approfondiscono di più questa visione a cui non si pensa, per esempio "Timeline" di Crichton) ma questa è una scelta che penso sia tipica dell'autore che tende ad enfatizzare il pathos, e devo dire che gli riesce un gran bene perchè ho fatto spesso fatica a staccarmi dalla carta: una volta mi sono persino dimenticato il caffè nella tazzina ed è diventato freddo :-)
Ottima storia quindi, sviluppata per un paio di generazioni di personaggi, che mette voglia di approfondire molte cose - io per esempio mi sto interesando di elementi architettonici e tecniche di costruzione, anche se ho già perso entusiasmo.
Una sola domanda: perchè questo titolo? boh...

Allenamenti Giugno

"14/06/2008" 6 km a 7km/min

"17/06/2008" poco meno di 5 km in (boh?), primo giro a 9,30 il secondo non l'ho finito per mancanza di fiato, terzo giro da 1km in 5,57 e il quarto da 1 km in 6,20: la gamba non è ancora a posto: sembra meglio ma è come se mi cedesse e non mantenessi l'appoggio.

"19/06/2008" avrei voluto fare 6 km ma dopo circa 4 sono scoppiato, probabilmente per il grande caldo insieme ad una condizione completamente persa: primo giro in 9,30 secondo giro in 9,50 terzo giro terminato camminando in 11, poi tentato un quarto giro ma dopo poche centinaia di metri sono di nuovo crollato continuando a passeggiare: dopo i 6 km mi sono fermato alla fontana e mi sono bagnato per ritentare ancora uno o due km ma ormai avevo perso lo slancio e mi sono fermato di nuovo: che delusione! comunque non mollo e la prossima volta esco più tardi per trovare meno caldo... adesso ho molto timore perchè farà sempre più caldo e io devo diventarne immune altrimenti siamo sempre qui a faticare per nulla.

"21/06/2008" 5,8km in 00:35:40 - ho misurato un percorso di 2 km che comprendesse una fontanella perchè con questo caldo non voglio correre rischi ora che sono già scoppiato di mio ma misurando in auto è 1.9 km mentre in moto risulta 2.... facciamo 1,95 anche perchè alla fine dei 6 km con una piccol pausa in mezzo non è possibile che abbia tenuto un tempo così veloce.

"23/06/2008" 6 km senza fermate per fortuna

"25/06/2008" 7,8km in 00:48:35 - 8 km (o quasi, sempre il percorso con scalzo di 50 mt) senza soste sotto 36 gradi cocenti, mica male anche se lontano da quello che facevo prima

"28/06/2008" 10 km in 01:00:45 (media 0:06:04,5) 10 km o forse 9,5 sempre per il percorso impreciso: ho saltato per mancanza di tempo l'allenamento serale e sono uscito la mattina successiva molto presto (prima delle 7) per evitare la calura ed è andata piuttosto bene. Il fiato sta tornando, la gamba destra continua a fare male - inguine, ginocchio, e poi la caviglia sinistra - ma sopporto

"30/06/2008" 10km in 01:02:50 - ma che caldo.... un po' di passeggio ed una fermata dopo meno di 6 km perchè dovevo andare alla fontanella, tre minuti circa persi in tutto

lunedì 7 luglio 2008

giovedì 3 luglio....

Giovedi mattina mi han operata..a dire la verità ho aspettato tutta la mattina..xè mi dovevan operare x mezzogiorno xè ero l’ultima..e come solito han fatto tardi e sarò andata giù x l’una ;) un po’ di fifa ma nulla di che..a dire la verità pensavo mi sarei terrorizzata da matti..invece ero tesa ma non da panico o tremarella..e n so se son tutte così le sale operatorie italiane o se è solo quella..ma non ci incippano nulla con quelle dei film..che delusione!! :( Sembrava una stanzetta qualsiasi…immaginavo qualcosa di + d’effetto ;P…poi era tutto molto tranquillo..ho pure scherzato col mio dottore( tanto x cambiare! XD pover’uomo..gli dovrei fare un monumento x avermi sopportata..son già 7 mesi ormai..e x quando finirò le medicazioni saranno 8! XD) e l’assistente anestesista(che tra l’altro si chiama come pikkio XD) xè appena ha iniziato a trafficare x infilarmi l’ago x le flebo nel braccio mi son girata dall’altra (chiudendo gli occhi) dove casualmente c’era l’anestesista che si stava preparando x farmi le solite domandine x l’anestesia(che mi aveva già fatto gg prima il mio dottore e quella mattina pure l’infermiera..ma credo x sicurezza le voleva rifare di persona)..x cui ci son state le solite battutine di prassi sulla fifa dell’ago nel braccio mascherata da concentrazione x le domande che stava x farmi l’anestesista, ecc…. ahahah XD..direi che n sembrava che stavano x tagliuzzarmi..sembrava + che stavamo facendo salotto pure dopo quando siamo andati nella sala operatoria vera e propria e mentre mi bucavano la schiena e poi mentre mi legavano le gambe a quegli ageggi strani del lettino ;) ..una cosa piuttosto surreale a pensarci ora XD ma sicuramente dietro ci saran mega studi di piscologi x mettere a suo agio il paziente mentre lo si prepara x l’operazione :P....il male è stato quando han provato a farmi l’anestesia con la puntura alla schiena..4 volte! ç_ç xè usciva sangue quando l’ago entrava appena di poco (giusto x non farmi cmq mancare la gioia dell’infilzamento) e provavano in un altro punto xè se esce sangue non possono pungerti li o portano i liquidi all’interno e ti fanno danni…e ci son solo 4 punti in cui pungerti o ti fan danni….e….alla fine mi han dovuto fare quella totale…..un oretta ed ero di nuovo in stanza..e stavo di un gran bene! ^-^ Son andata con le mie zampette dalla barella al letto xè le infermiere n arrivavano +….(è anche passato il mio dottore dopo che s’era cambiato a vedere come stavo…. aveva già provato a spiegarmi che m’ha fatto appena mi ero svegliata giù in sala operatoria e poi era corso su in stanza a parlare a mia mamy x tranquillizzarla e poi era andato a cambiarsi mentre mi portavano su con l’ascensore x poi tornare li in stanza a rispiegarmi che m‘aveva fatto xè era sicuro che io ero ancora intontita quando me l’aveva detto giù in sala e che mia mamy era troppo agitata quando l’aveva spiegato a lei poco prima e he quindi nessuna delle due aveva capito un cippo ;P ..che cmq non ho mica capito manco alla seconda spiegazione ahahhahaha XD)..poi è venuta un po’ di gente a trovarmi..tutto ok..sembrava fatto apposta.. veniva qualcuno e appena andava via dopo qualche minuto veniva qualcun altro ahahah XD ( ho pure ricevuto una bella rosa *-* che xò mi è morta già due gg dopo -_-‘’ ) dopo mezzoretta che ero tornata dalla sala operatoria son pure andata fino al bagno camminando x conto mio.. XD piena di energia..ah! che bella cosa l’anestesia!!!! *-* …peccato che quando è passata verso sera son stata malissimo -_-‘’ (ovviamente dopo mezzoretta che il mio dottore, che era ripassato in ospedale apposta x vedere come stavo, se n’era riandato via)..mi han anche dovuto fare di antidolorifici in nottata… insomma…è iniziato il male ç_ç …. il dolore in generale è andato aumentando dopo 24 ore..cmq venerdì x mezzogiorno ero già a casa..ti ricacciano a casa in velocità oggi giorno o.O’’meno di 24 ore dall’operazione! All’ora che son arrivata a casa il gg prima non ero ancora in sala operatoria....cmq..man mano mi ha fatto sempre + male..son arrivata a tre antidolorifici al gg..uno ogni sei ore (xè + di tre n posso e due li tengo x passare la nottata)..non serve neanche che guardo l’orologio xè appena scattano le 6 ore..qualsiasi cosa stò facendo (pure se dormo) aumenta di botta il male e mi accorgo da me che son passate sei ore e che mi serve un’altra “dose” …mi sveglio pure di colpo la notte (io che n mi svegliano manco le cannonate di solito XD ) quando finisce l’effetto dell’antidolorifico…che cmq serve solo a farmi passare il dolore di base perenne..xè gli sfrizzoni di dolore che tolgono il fiato ad ogni movimento ce li ho cmq..compreso il bruciore delle parti tagliate XD e diciamo pure che i primi due gg dopo l’operazione oltre a questi dolori mi si è pure palesato in maniera infinitamente chiara l’effetto fisico provocato dal detto che censurato da volgarismi sarebbe: “te la sei presa in quel posto” -_-‘’ (…lascio a voi la fantasia del capire il xè.. -_-‘’ )
Ah!! oggi è il primo gg che non prendo antidolorifici di giorno :D infatti mi son anche messa al pc x passare il tempo..ho acceso e fatto partire un po’ di musica mentre passeggio x la stanza alternativamente a periodi di riposo sdraiata.. :P ( xè tra il resto non posso star ferma a letto x via della gamba! Devo stare a letto xè se no mi fan male le parti operate e xè devo riposarmi.. ma n posso starci troppo xè se no mi si inchiodano le vene -_-‘’..così ho passeggiato e mi son sdraiata… un po’ e un po’ …così dovrebbe andra bene x entrambe le cose…xè oggi smetto anche le punture sulla pancia ;P che pure quelle mi son dovuta fare..….povera la mia ciccia della panza!! XD )
La cosa carina è stata la mia micia…di solito è una rompi menefreghista che n si lascia toccare e odia le persone( nel senso che proprio ti soffia adosso e quando è stufa delle coccole non è che ti avvisa o o se ne va..no…lei ti morde.. di colpo..dal nulla proprio -_-‘’ ..pikkio lo sa com’è fatta ;) ..non è una coccolosa o che si preoccupa con quell’istinto animale che dicono sempre nei film e nei documentari....tipo quando mia sore è stata male se né tenuta alla larga x tutti i mesi che è stata male..e quando mia mamy era tornata dall’ospedale quando l’han operata dormiva ai piedi del suo letto si..ma scavolata xè di solito dormiva sul suo letto e ora n poteva x cui controvoglia e irritatissima dormiva li vicino sul tappettone a pelo lungo morbidoso ;P )..bhè..la notte che ho passato all’ospedale mi han detto che è andata in giro miagolando tutta la notte a cercarmi in ogni stanza XD all’inizio n ci credevo..pensavo fosse stata una di quelle sue notti insonne in cui se ne va in giro a rompere e che x caso era capitato quella notte li..cioè..figurati se quella miciona mi vien a cercare! O.O’’..invece no..quando son tornata mi ha seguita tutto il tempo o.O’’ in qualsiasi stanza entravo lei si piazzava al centro della porta, si sedeva e mi fissava..se mi avvicinavo x uscire si alzava, si spostava x farmi passare e poi mi seguiva a tre passi di distanza e si rifermava…quando poi son andata a sdraiarmi..mi ha seguita.. è rimasta un po’ li a guardarmi..poi ho chiuso gli occhi e pensavo fosse andata via..invece s’è messa a miagolarmi forte finchè ho aperto gli occhi, mi ha guardata, ha rimiagolato e se n’è andata nell’altra stanza..e…..bhè…..adesso fa così quasi tutto il gg..mi segue o dorme vicino a dove sono io oppure ogni ora o due ore si alza da dov’è e viene a vedere dove sono..la notte quando mi sveglio x l’antidolorifico esce dalla sua casetta e mi aspetta fuori dal bagno..se impiego troppo apre la porta (si ..sà aprirsi la porta saltando sulla maniglia nonostante la stazza, quando era cucciola sono stata io ad insegnarglielo..pensavo fosse una cosa comica vederla provare e che tanto n avrebbe imparato..ma ahimè mi sbagliavo XD… x cui la lascio solo appoggiata o sveglia tutta la casa XD) ed entra x vedere se è tutto ok, si fa un giro del bagno e poi esce e mi aspetta fuori e quando esco mi guida in camera..nel senso che io cammino piano piano e lei è + veloce e mi passa davanti guardandosi indietro x assicurarsi che la seguo e che non vado altrove..la prima notte a provato a riportarmi subito a letto senza antidolorifico..se m’essa li a fianco al letto miagolandomi e guadando il letto xè io stavo andando alal scrivania e non dove voleva lei ma io me ne son fregata e mi son messa a preparare l’antidolorifico come faccio ora ogni notte(figurati se dolorante come sono a quelle ore mi metto a dormire senza medicina xè la micia mi miagola che vuol mettermi subito a letto ahahhaha XD ).. e alla fine a deciso che nel frattempo si mette li vicino a me..poi siccome impiego un po’ e lei si stufa si fa un po’ di giri di perlustrazione della stanza nel frattempo…passa sotto i letti e ritorna al suo posto li vicino a me..se non ho finito si rifà un giro sotto i letti e si rimette li vicino…e aspetta che mi metto a letto e poi ritorna nella sua casetta a dormire.... so che sembra assurdo..poi fatto da una come la mia gatta pure di +..ma lo stà facendo davvero! O.O’’ oltretutto ogni tanto mi si avvicina e si alza ..xè non posso piegarmi ad accarezzarla XD ..e si fa fare due carezze e poi si allontana..cioè..lei è una che di solito se l’accarezzi ti morde o ti guarda con occhi omicidi! O.O’’ ..bhò……si vede che alla fine avevo ragione io quando dicevo che anche se mi morde e a volte litighiamo siamo amiche ahhahaah ;PPP
cmq mi sà che la riprova sarà quando starò meglio..se ritorna menefregista è xè sentiva con l'istinto che dicono che stavo male..se invece continua credo lo fa in realtà xè ha preso una botta in testa o xè mentre ero in ospedale i miei mi han sostituito la gatta con una + docile XD

domenica 6 luglio 2008

Una giornata in caverna

E' un bel pò che non scrivo: i soliti impegni nonchè l'afa sicula che fa passare la voglia di fare alcunchè.
Oggi ho trascorso proprio una bella giornata e non ho voglia di fare nulla se non scrivere questo post e mettermi a letto.
Stamattina ho fatto una visita speleologica, la prima della mia vita che posso definire tale. Ho già visitato delle grotte in passato, ma si trattava di cavità facilmente percorribili e perciò sembravano più passeggiate in "penombra" che altro.
Ho visitato la grotta di S.Ninfa, vicino Gibellina in provincia di Trapani. Si tratta di una caverna molto articolata lunga quasi un kilometro e mezzo su due livelli, uno asciutto e uno inferiore nel quale scorre ancora un corso d'acqua.
Ci siamo calati in dodici, tra questi c'erano due guide, altre quattro persone esperte, e poi altre sei persone (tra cui me) cosiddetti inetti. Appena arrivati ci hanno fornito di imbragatura (una cosa che si infila nella due gambe, si tira su fino all'inguine e si chiude con un gancione che comprime tutto ciò che sta in "mezzo"), stivali per il percorso (avremmo scoperto più avanti che erano utilissimi, ma fino ad un certo punto), corde varie e quei caschetti con le luci davanti.
I più attrezzati erano forniti di tute semi-impermeabili, mentre la maggior parte tra noi era in jeans, maglietta e felpa (per il freddo della grotta, sebbene fuori ci fossero 32°).
Ci siamo appropinquati all'entrata e abbiamo scoperto (contrariamente almeno alle mie aspettative) che non si trattava di qualche ampia apertura bensì di un foro largo si e no 60 cm (ho dovuto mettermi di traverso per fare passare le mie spalle, certo non da nuotatore!). Tra l'altro il foro distava circa tre metri dal pavimento sottostante vero e proprio, quindi bisognava: entrare in retromarcia, riuscire a passare dal buco, beccare la scala con i piedi e scendere.
Superare l'ingresso costituisce di per sè giù una prova psicologica, e infatti una ragazza ha preferito non entrare e ci ha aspettato fuori.
L'interno della grotta è fatto di zone più o meno pianeggianti, tratti dove bisogna piegarsi, altri dove bisogna camminare carponi o strisciare, e altri dove bisogna assicurarsi a delle corde di protezione per via della pericolosità del passaggio.
Esplorare una grotta è qualcosa che restituisce una sensazione unica (e almeno per me inusuale), la presenza degli altri dà conforto e sostegno (da solo non mi avventurerei mai), ma senti anche di dover fare affidamento sulle tue forze (anche e soprattutto per non essere di peso o intralcio agli altri).
In alcuni punti abbiamo trovato tratti fangosi (il fango era circa 30 cm spesso) per cui si rischiava di rimanere bloccati se non si passava in fretta. In altri punti c'erano delle spettacolari formazioni geologiche alle pareti, cristalli di gesso (che brillano molto), blocca di calcare che formavano stalattiti e stalagmiti, ecc.
Ad un certo punto si arriva alla fine del livello superiore, e per passare a quello inferiore bisogna scendere da un sifone profondo 8 metri - ed è lì che l'imbracatura serve davvero!
Dopo esserci calati con le corde, abbiamo continuato l'esplorazione, unica differenza il fatto che c'è più acqua rispetto alla sezione superiore. E' a questo punto che abbiamo vissuto i passaggi più difficili: alcuni dove bisognava strisciare attraverso strette fenditure, e soprattutto un punto nel quale bisognava strisciare carponi in un passaggio invaso dall'acqua, ragion per cui si poteva tenere fuori solo la testa mentre il resto del corpo si bagnava di acqua gelida.
Tornare indietro non è semplicemente ripetere a ritroso il percorso già effettuato, bensì sembra di esplorare una nuova grotta, a parte il risalire dal sifone (mediante una minuscola scala di cavo di alluminio), i punti prima facili diventano difficili e viceversa, con la conseguenza che non ci si annoia a tornare.
Tornati alla luce del sole, ci siamo cambiati completamente e siamo andati a pranzare in un agriturismo poco lontano (nulla di eccezionali e prezzi esagerati), dopodichè siamo andati a visitare le rovine di Gibellina e Poggioreale.
Questi due paesi sono quelli che sono stati maggiormente distrutti dal terremoto del Belice.
Gibellina è stata completamente rasa al suolo, a parte le rovine, al suo posto è stato creato un enorme monumento di cemento: a prima vista sembra un labirinto, e riproduce a grandezza naturale l'intrico delle strade del vecchio paese; passarci in mezzo è spettrale.


Per andare a Poggioreale siamo passati da Gibellina nuova, il paese della cosiddetta "ricostruzione": ormai si tratta di un paese quasi altrettanto fantasma quanto quello originario, è pieno di monumenti (anche le case residenziali sono "artistiche") ma in giro non si vede quasi nessuno e la maggior parte dei giovani è emigrata.
Poggioreale, a differenza di Gibellina, è rimasta "in piedi", sebbene la totalità degli edifici è inagibile e diroccata - la sensazione di visitarla è ancora peggiore di quella di Gibellina: cammini per le strade vuote, costeggiate da edifici semi-diroccati e ti immagini che mille occhi ti scrutino dalle finestre semi-chiusi e dalle stanze interne in penombra. Molti degli edifici di Poggioreale sono di una bellezza struggente: muri di tufo giallo, soffitti affrescati, balconate decorate, ecc.


La piazza (ci hanno girato molti film, tra cui alcune scene de "L'uomo delle stelle" di Tornatore) è circondata da rovine tra le quali si aggira qualche pecora (alcune delle vecchie case sono state trasformate in stalle di fortuna).
Godetevi queste foto prese da internet, appena mi passano quelle della grotta ne posto qualcuna!